Come usare l’argento colloidale nel gatto e nel cane

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Argento colloidale cane gatto
 
Come usare l’argento colloidale nel gatto e nel cane
 

Come usare l’argento colloidale nel gatto e nel cane Solo Uso Esterno rischi e benefici negli animali. Aci (Argento Colloidale Ionico) esplica azione: antibatterica, antimicotica, antinfiammatoria, ma l’utilizzo va limitato poichè le nanoparticelle entrano nel flusso ematico.

“L’Argento il metallo amico della vita.. ha particolari affinità con i processi della vita, rigenerazione e vitalizzazione, tutti i processi costruttivi.” (R. Steiner)

E’ una storia antica, quella dell’utilizzo di questo metallo a scopi terapeutici, utilissimo a persone, animali e piante!
L’Argento si trova naturalmente nel terreno come minerale-traccia, ed è uno degli elementi essenziali richiesti dalle piante, dagli animali e dall’uomo. Prima del 1938 l’argento colloidale era considerato uno fondamento del trattamento antibiotico. Quando furono scoperti gli antibiotici l’uso dell’argento fu abbandonato.
Oggi, la maggior parte delle piante cresce su terreni impoveriti e fertilizzati chimicamente. Molti dei minerali importanti come ferro, zinco, rame, magnesio e cromo e minerali-traccia come l’argento, non sono più disponibili per la nostra alimentazione.

L’Argento Colloidale è in grado di distruggere molti agenti infettivi, ha un’azione antibatterica, è privo di odore e sapore, ed sicuro anche per l’uso negli occhi e orecchie.
 
 
L’Argento Colloidale Ionico nel Cane e nel Gatto è dunque un antibiotico naturale, antibatterico, antifungino, antinfiammatorio, antiparassitario, antiossidante, decongestionante delle mucose.

Oltre che ridurre le infiammazioni, favorisce la stimolazione della ricrescita dei tessuti danneggiati, aiuta a rinforzare le naturali difese del corpo.
Argento colloidale cane gatto può essere assunto unicamente per uso esterno, è infatti un potente disinfettante adatto a qualsiasi uso. E’ un ottimo germicida ad ampio spettro e risulta efficace in abbinamento ad altre terapie naturali, per il trattamento di:

– Acne
– Ascessi della pelle
– Candida
– Micosi
– Otite
– Verruche
– Tonsillite
– Ustioni
– Riniti
 
 
Quella COLLOIDALE è l’unica forma di Argento che può essere usata per uso esterno.
I colloidi sono le particelle più piccole in cui può essere scissa la materia senza che perda le caratteristiche iniziali. Ultrafini, insolubili, con diametro da 0,01 a 0,001 micron, sospese in un mezzo di natura diversa.
Non macchia la pelle, diversamente da alcuni preparati farmaceutici a base di argento che lo fanno in maniera notevole.

Uno degli indicatori della qualità dell’Argento Colloidale Ionico (ACI), è il colore. Come le particelle aumentano di dimensione, il colore della sospensione diventa da giallo a marrone poi da rosso a grigio e quindi a nero. La forma ideale di ACI da utilizzare è quella senza colore. Spruzzato delicatamente su tagli, graffi, ferite aperte, ustioni, porri e verruche o usato su acne, eczema e irritazioni della pelle.
Può inoltre essere spruzzato sulle piante e nei vasi per eliminare formazioni fungine e molte malattie delle piante.

 
 
Dannoso l’uso Interno di Argento Colloidale Ionico
 
Il noto ricercatore, esperto in nanopatologie, Stefano Montanari, spiega chiaramente le motivazioni e definisce folle l’Uso Interno di Argento Colloidale:
 
“Da un punto di vista scientifico, siamo di fronte ad una follia vera e propria, non avendo il nostro organismo la capacità di eliminare particelle inorganiche non biodegradabili come quelle dell’Argento Colloidale. ACI potrebbe dunque essere causa di una lista di malattie anche gravi, oggi ben conosciute da chi si occupa delle cosiddette nanopatologie: Insomma, svariate forme di cancro, di malattie cardiovascolari, di malformazioni fetali e altro. L’azione antibatterica è innegabile. È l’effetto a lungo termine che passa inosservato, e questo un pò per la sua lentezza a comparire, un pò perché eventuali effetti negativi non vengono correlati all’uso delle particelle. Il fatto è che una parte dell’Argento, quella che non entra in contatto immediato con le pareti dell’apparato digerente, viene eliminata con le feci. Una parte, però, quella che con le mucose resta in contatto per un certo tempo, passa nel sistema circolatorio e da lì, finisce in tutti i tessuti e in tutti gli organi, impossibile indovinare quali. A questo punto si deve considerare che l’organismo umano e animale, non riesce ad eliminare quella roba che resta imprigionata in un organo e viene percepita come corpo estraneo. La reazione biologica a questo incontro è la formazione di un tessuto infiammatorio che, alla lunga, fa guai, i tempi della comparsa dei quali possono essere anche lunghissimi.”

Si sappia inoltre che le normative europee vigenti in Europa, indicano l’uso di Argento Colloidale Ionico per uso esterno.
 
 
N.B.
Conservare la confezione di Argento Colloidale Ionico al riparo dalla luce, a temperatura ambiente e lontano da fonti elettromagnetiche come cellulari, computer e microchip.
L’Argento Colloidale Ionico anche negli animali, non ha la pretesa di sostituire gli antibiotici, specie in infezioni acute e particolarmente morbose.
 
 
I DOSAGGI e la scelta dei vari prodotti disponibili in commercio, vanno personalizzati e non sono mai uguali per tutti. Ogni animale risponde assai diversamente ai rimedi usati, in base alle cause, ai sintomi, allo stile di vita, all’intensità della malattia e ad altri fattori concomitanti da valutare.
 
Grazia Foti
Naturopatia Integrata

 
 
www.gattocicovablog.it

 
 
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