Vaccini Cani Gatti Richiami Inutili e Dannosi Foglietto Illustrativo

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Vaccini Cani Gatti
 
Vaccini Cani Gatti Richiami Inutili e Dannosi Foglietto Illustrativo
 

Tante divulgazioni sui Vaccini Cani Gatti richiami inutili e dannosi, a cui ha fatto da apripista il libro Shock al Sistema di Catherine O’Driscoll. Ci stiamo avvicinando sempre di più ad acquisire consapevolezza sulle vaccinazioni degli animali così come è avvenuto per le vaccinazioni pediatriche.

 

Si parla di richiami inutili poichè a differenza di quanto avviene nei bambini ai quali si effettua solo un primo ciclo di vaccinazioni e molte famiglie hanno deciso di non fare vaccinare i loro figli, nei Vaccini Cani Gatti si fanno richiami annuali di farmaci vaccinali, senza nemmeno aver mai eseguito un test anticorpale.

 
Ancora sono pochi in Italia i veterinari che responsabilmente iniettano VACCINI MIRATI solo dopo aver eseguito un test per verificare la presenza di anticorpi della precedente vaccinazione. E sono ancora di meno i veterinari che fanno firmare un consenso informato ai tutori di animali, avvertendoli dei potenziali rischi dei Vaccini Cani Gatti.

La durata dell’immunità per il vaccino rabbia, il vaccino cimurro, Parvovirosi, Panleucopenia felina, Rinotracheite felina, Calicivirus felina, hanno tutti dimostrato di avere una durata di MINIMO 7 ANNI.

Secondo il dott. Schultz, veterinario immunologo e ricercatore sui vaccini Cani Gatti, dell’ Università del Wisconsin, i protocolli utilizzati sottopongono CANI e GATTI ad inutili richiami essendo la risposta immunitaria molto più durevole di un anno.
I vaccini contro il Cimurro o Parvovirosi hanno una durata MINIMA di circa sette anni e si può concludere che possano proteggere il cane per tutta la vita.
Anche il vaccino contro la rabbia fornisce una protezione per MINIMO tre anni.
Il richiamo fatto per la rabbia fatto dopo un anno sembra non produca alcun effetto a livello immunitario eppure tutti praticano tale protocollo.
Secondo il dott. Schultz dai richiami annuali di Vaccini Cani Gatti, gli animali NON ricevono nessun beneficio e possono correre dei rischi nella somministrazione di un vaccino inutile.

Secondo tale studio la raccomandazione di vaccinare Cani e Gatti ogni anno è una pratica che risale al 1978 e sembra non avere alcuna base scientifica

Una Class Action sui Protocolli Errati
Negli Stati Uniti un’associazione ha incaricato uno studio legale di Chicago di promuovere una CLASS ACTION per i proprietari di animali domestici che non hanno ricevuto il CONSENSO INFORMATO e completa divulgazione prima della somministrazione di Vaccini Cani Gatti.

Sui Vaccini Cani Gatti.. in una lettera scritta su Advocacy.org, un sito che si occupa di tutelare i proprietari di animali, il dott. Bob Rogers invita i medici veterinari a rivedere le loro convinzioni sui protocolli.
Dice il dott Rogers: ” per la prima volta nella nostra vita ci troviamo ad affrontare una difficile sfida etica, quella di rivedere le nostre raccomandazioni di vaccinazione. Sebbene alla maggior parte dei veterinari piacciono le sfide, è sempre difficile fare una transizione da quello che pensavamo di fare bene a modi nuovi e meno familiari di fare le cose. La maggior parte delle organizzazioni come la maggior parte della gente tende a resistere ai cambiamenti”.
Sempre secondo Advocacy.org in alcuni casi il rischio di effetti collaterali superano i benefici possibili per le malattie come la Clamidia felina, Leptospirosi Canina e la sindrome di Lyme.

L’appello sembra essere stato accolto da numerose associazioni quali The American Animal Hospital Association, The American Veterinary Medical Association, the American Association of Feline Practitioners, e Texas A&M School of Veterinary Medicine che hanno modificato i protocolli di Vaccini Cani Gatti e non suggeriscono più richiami annuali per il cimurro, il parvovirus e la rabbia la cui durata è di almeno sette anni.
Alcuni vaccini quali quello contro il Coronavirus non vengono più consigliati essendo tale malattia molto rara e dall’esito benigno.

Vaccini Cani Gatti foglietto illustrativo
Ecco la DIFFERENZA tra il foglietto illustrativo di un vaccino esavalente per Bambini e un vaccino esavalente per Cani. Nel primo “bugiardino” vengono descritte reazioni avverse possibili e nel secondo, quello per Cani, vengono omesse.

Foglietto illustrativo Monografia INFANRIX HEXA IM 1FL 1SIR 2AGH
DENOMINAZIONE:
INFANRIX HEXA
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Vaccini batterici e virali combinati.
PRINCIPI ATTIVI:
Dopo ricostituzione, 1 dose (0,5 ml) contiene non meno di 30 UI di tossoide difterico, non meno di 40 UI di tossoide tetanico. Antigeni della Bordetella pertussis: 25 mcg di tossoide pertossico, 25 mcg di emoagglutinina filamentosa, 8 mcg di pertactina. 10 mcg antigene di superficie dell’epatite B. Virus della poliomielite (inattivati): 40 D-unita’antigene di tipo 1 (ceppo Mahoney), 8 D-unita’ antigene di tipo 2 (ceppo MEF-1), 32 D-unita’ antigene di tipo 3 (ceppo Saukett). 10 mcg dipolisaccaride dell’Haemophilus tipo b (poliribosilribitol fosfato) coniugato con 20-40 mcg di tossoide tetanico come proteina carrier.
ECCIPIENTI:
Polvere Hib: lattosio anidro. Sospensione DTPa-HBV-IPV: sodio cloruro(NaCl), medium 199 (contenente principalmente aminoacidi, sali minerali, vitamine), acqua per preparazioni iniettabili.
INDICAZIONI:
Il farmaco e’ indicato per la vaccinazione primaria e di richiamo (booster) dei bambini contro difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomielite e malattia causata da Haemophilus influenzae tipo b. Non somministrare in bambini con eta’ superiore ai 36 mesi.
CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI:
Ipersensibilita’ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti o alla neomicina e polimixina. Ipersensibilita’ a seguito di una precedente somministrazione di vaccini per difterite, tetano, pertosse, epatite B, polio o Hib. Il farmaco e’ controindicato se il bambino ha manifestato encefalopatia ad eziologia sconosciuta, verificatasi entro7 giorni dalla precedente vaccinazione con un vaccino antipertossico. In queste circostanze la vaccinazione antipertossica deve essere sospesa e la vaccinazione deve essere continuata con i vaccini antidifterico-tetanico, antiepatite B, antipolio e Hib. Come con altri vaccini, lasomministrazione deve essere rimandata nei soggetti affetti da malattie febbrili acute gravi. La presenza di una infezione lieve non costituisce controindicazione.
POSOLOGIA:
Per quanto riguarda la vaccinazione primaria, la schedula per l’immunizzazione primaria consiste in tre dosi di 0,5 ml (del tipo 2, 3, 4 mesi; 3, 4, 5 mesi; 2, 4, 6 mesi) o in due dosi (del tipo 3, 5 mesi). Deve essere rispettato un intervallo di almeno 1 mese fra le dosi. La schedula Expanded Program on Immunization (a 6, 10, 14 settimane di eta’), puo’ essere utilizzata solo se e’ stata somministrata una dose di vaccino epatite B alla nascita. Le indicazioni di immunoprofilassi stabilite a livello nazionale contro l’epatite B devono essere mantenute. Quando viene somministrata una dose di vaccino contro l’epatite B alla nascita, puo’ essere utilizzato in sostituzione di dosi supplementari di vaccino contro l’epatite B a partire dall’eta’ di 6 settimane. Se fosse necessaria una seconda dose di vaccino contro l’epatite B prima di questa eta’, si deve utilizzare un vaccino monovalente per l’epatite B. Dopo una vaccinazione con 2 dosi (cioe’ 3, 5 mesi) deve essere somministrata una dose di richiamo almeno 6 mesi dopo l’ultima dose primaria, preferibilmente tra gli 11 ed i 13 mesi di eta’. Dopo vaccinazione con 3 dosi (cioe’ 2, 3, 4 mesi; 3, 4, 5 mesi; 2, 4, 6 mesi) deve essere somministrata una dose di richiamo almeno 6 mesi dopo l’ultima dose primaria e preferibilmente prima dei 18 mesi di eta’. Le dosi di richiamo devono essere somministrate in accordo con le raccomandazioni ufficiali, ma deve essere somministrata, come minimo, una dose di vaccino Hib coniugato. Puo’ essere considerato per la vaccinazione di richiamo se la composizione e’ in accordo con le raccomandazioni ufficiali.E’ indicato per somministrazione intramuscolare profonda, preferibilmente alternando i siti di somministrazione per iniezioni successive.
CONSERVAZIONE:
Conservare in frigorifero (2 gradi C – 8 gradi C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
AVVERTENZE:
La vaccinazione deve essere preceduta dall’esame dei rilievi anamnestici (con particolare riguardo alle precedenti vaccinazioni e al possibile manifestarsi di eventi indesiderati) e da una visita medica. Se si fosse a conoscenza che uno qualsiasi dei seguenti eventi si sia verificato in relazione temporale alla somministrazione di vaccino contenente la componente pertossica, la decisione di somministrare ulteriori dosi di vaccini contenenti la componente pertossica deve essere attentamente valutata: temperatura >= 40,0 gradi C entro 48 ore, non dovuta adaltre cause identificabili; collasso o stato di shock (episodio ipotonico-iporesponsivo) entro 48 ore dalla vaccinazione; pianto persistente, inconsolabile della durata di >= 3 ore, che si verifichi entro 48 ore dalla vaccinazione; convulsioni con o senza febbre, che si manifestino entro 3 giorni dalla vaccinazione. Possono esserci circostanze, come nel caso di una alta incidenza di pertosse, nelle quali i potenziali benefici superano i possibili rischi della vaccinazione. Come per qualsiasi vaccinazione, il rapporto rischio-beneficio di immunizzare con il prodotto o di posticipare questa vaccinazione deve essere attentamente ponderato in un neonato o in un bambino che soffra di una malattia neurologica grave, sia essa di nuova insorgenza oppure la progressione di una patologia pre-esistente. Come per tutti i vaccini iniettabili, in caso di raro evento anafilattico conseguente alla somministrazione del vaccino, devono essere sempre immediatamente disponibili trattamento e assistenza medica adeguati. Somministrare con cautela nei soggetti affetti da trombocitopenia o da alterazioni della coagulazione, poiche’ in questi soggetti può manifestarsi emorragia a seguito della somministrazione intramuscolare. Non somministrare per via intravascolare o per via intradermica in alcuna circostanza. Non previene la malattia causata da agenti patogeni diversi da Corynebacterium diphtheriae, Clostridium tetani, Bordetella pertussis, virus dell’epatite B, poliovirus o Haemophilus influenzae tipo b. Tuttavia, ci si attende che cisia prevenzione per l’epatite D in seguito ad immunizzazione dato chel’epatite D (causata dall’agente patogeno delta) non si verifica in assenza di infezione da epatite B. Come con ogni vaccino, puo’ non essere indotta una risposta immunitaria protettiva in tutti i soggetti vaccinati. Una storia di convulsioni febbrili, una storia familiare di convulsioni o di Morte Improvvisa del Lattante (SIDS) non costituisce controindicazione per la somministrazione. I soggetti vaccinati con unastoria di convulsioni febbrili devono essere attentamente controllatidato che tali eventi avversi possono verificarsi fino a 2-3 giorni dopo la vaccinazione. L’infezione da HIV non e’ considerata controindicazione. La risposta immunologica attesa puo’ non essere raggiunta a seguito di vaccinazione in pazienti immunosoppressi. Dato che l’antigene polisaccaridico capsulare Hib viene escreto nelle urine, si puo’ osservare un risultato positivo al test delle urine entro 1-2 settimane dalla vaccinazione. Devono essere effettuati altri test diagnostici per confermare la presenza di infezione da Hib durante questo periodo. Quando viene somministrato in concomitanza con Prevenar (vaccino pneumococcico saccaridico coniugato, adsorbito), il medico deve essere informato che i dati riportati dagli studi clinici indicano un maggior tasso di reazioni febbrili in confronto al tasso riconducibile alla somministrazione del farmaco da solo. Tali reazioni sono state per lo piu’ moderate (febbre inferiore o uguale a 39.C) e transitorie. Deve essere intrapresa una terapia antipiretica, secondo quanto previsto dalle linee-guida di trattamento locali. Dati limitati in 169 neonati prematuri indicano che puo’ essere somministrato a bambini prematuri. Tuttavia, puo’ essere osservata una risposta immunitaria inferiore e il livello diprotezione clinica rimane non noto. Quando la serie di immunizzazione primaria viene effettuata in neonati molto prematuri (nati a 28 settimane di gestazione o prima), ed in particolare per i neonati con una precedente storia di insufficienza respiratoria, si deve considerare il rischio potenziale di insorgenza di apnea e la necessita’ di monitorare la respirazione per le 48-72 ore successive alla vaccinazione. Poiche’ il beneficio della vaccinazione in questo gruppo di neonati e’ elevato, la vaccinazione non deve essere sospesa o rimandata.
INTERAZIONI:
Non vi sono dati sufficienti relativi all’efficacia e alla sicurezza della somministrazione contemporanea del farmaco e vaccini per morbillo-parotite-rosolia che consentano di formulare una qualsiasi raccomandazione. I dati relativi alla somministrazione concomitante con Prevenar(vaccino pneumococcico saccaridico coniugato, adsorbito), non hanno dimostrato in modo clinicamente rilevante alcuna interferenza nella risposta anticorpale a ciascuno dei singoli antigeni quando essi vengono somministrati come vaccinazione primaria in 3 dosi. Come per altri vaccini, in pazienti che sono in terapia con farmaci immunosoppresivi e’possibile che non si ottenga una risposta adeguata al vaccino.
EFFETTI INDESIDERATI:
Il profilo di sicurezza di seguito presentato, e’ basato su dati ricavati da studi clinici su piu’ di 16.000 soggetti. Come osservato per ivaccini DTPa o combinazioni contenenti DTPa, e’ stato riportato un aumento di reattogenicita’ locale e febbre dopo la vaccinazione di richiamo con il prodotto, rispetto alla vaccinazione primaria. In studi clinici sulla co-somministrazione dove alcuni soggetti vaccinati hanno ricevuto il farmaco in concomitanza con Prevenar come dose di richiamo (4a dose) di entrambi i vaccini, e’ stata riportata febbre >= 38.C a seguito del 43,4% delle dosi in bambini che ricevevano contempoaneamente Prevenar e il prodotto rispetto al 30,5% delle dosi in bambini che ricevevano il solo vaccino esavalente. E’ stata osservata febbre superiore a 39,5.C nel 2,6% e 1,5% delle dosi somministrate a bambini che hanno ricevuto rispettivamente il farmaco in associazione a Prevenar o dasolo. L’incidenza di febbre a seguito della co-somministrazione dei due vaccini nella serie vaccinale primaria e’ stata inferiore a quella osservata dopo la dose di richiamo. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita’. Le frequenze per dose sono state riportate come di seguito: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 – <1/10), non comuni (>=1/1.000 – <1/100), rari (>=1/10.000 – <1/1.000), molto rari (<1/10.000).Patologie del sistema nervoso. Non comuni: sonnolenza. Molto rari: convulsioni (con o senza febbre). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: tosse. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari:eruzione cutanea. Molto rari: dermatite. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comuni: perdita di appetito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni:febbre >= 38.C, gonfiore locale al sito di iniezione (< = 50 mm), stanchezza, dolore, rossore. Comuni: febbre > 39,5.C, reazioni al sito di iniezione compreso indurimento, gonfiore locale al sito di iniezione (>50 mm), reazione al sito di iniezione. I bambini che hanno ricevuto un’immunizzazione primaria con vaccini antipertossici acellulari manifestano piu’ facilmente reazioni di gonfiore dopo la somministrazione di richiamo rispetto ai bambini che hanno ricevuto un’immunizzazione primaria con vaccini a cellula intera. Queste reazioni si risolvono in un periodo medio di 4 giorni. Non comuni: gonfiore diffuso dell’arto sede dell’iniezione, che a volte si estende all’articolazione adiacente.Disturbi psichiatrici. Molto comuni: pianto inconsolabile, irritabilita’, irrequietezza. Comuni: nervosismo. I seguenti dati sono stati ricavati dalla sorveglianza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico: linfoadenopatia. Patologie del sistema nervoso: collasso o stato simile a shock (episodio ipotonico-iporesponsivo). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: apnea. Patologie della cute e deltessuto sottocutaneo: angioedema. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: gonfiore dell’intero arto dovee’ avvenuta l’iniezione, reazioni con tumefazioni estese, massa al sito di iniezione, vescicole al sito di iniezione. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche, reazioni anafilattoidi (compresa orticaria), reazioni allergiche (compreso prurito). Esperienza con il vaccino antiepatite B: in casi estremamente rari sono state riportate paralisi, neuropatia, sindrome di Guillain-Barre’, encefalopatia, encefalite e meningite. La relazione causale con il vaccino non e’ stata stabilita. Casi di trombocitopenia sono stati riportati con vaccini antiepatite B.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Poiche’ non e’ destinato all’uso per adulti, non sono disponibili adeguati dati sull’uomo sull’uso in gravidanza o allattamento e neppure adeguati studi di riproduzione negli animali.
 
 
Foglietto illustrativo di NOBIVAC CEPPI SC 10FL 1D (Vaccini Cani Gatti)

DENOMINAZIONE:
NOBIVAC CEPPI

PRINCIPI ATTIVI:
Vaccino vivo liofilizzato contenente il virus attenuato del Cimurro (ceppo Onderstepoort), il CAV2 (ceppo Manhattan LPV3) per la profilassidell’Epatite e delle infezioni da Adenovirus tipo 2 e il virus attenuato della Parvovirosi canina (ceppo 154 Intervet, brevettato) e il visur della parainfuenza del cane. Ogni dose contiene: non meno di 10 allaquarta DlTC50 di virus Cimurro, non meno di 10 alla quarta DlTC50 diCAV2, non meno di 10 alla settima DlTC50 di Parvovirus, non meno di 10alla 5,5 DlTC di virus della Parainfluenza.

INDICAZIONI:
Profilassi del cimurro, dell’epatite infettiva, della parvovirosi, della parainfluenza e delle infezioni respiratorie del Cane sostenute daAdenovirus tipo 2.

USO/VIA DI SOMMINISTRAZIONE:
Il contenuto di un flacone di NOBIVAC CEPPI va ricostituito con l’apposito solvente (SOLVENTE PER VACCINI P.A.) o con vaccino acquoso Intervt (NOBIVAC Lepto, NOBIVAC Rabbia, NOBIVAC R.L.) nel caso si desideri eseguire una profilassi per piu’ malattie.

POSOLOGIA:
Dal momento che spesso la vaccinazione con NOBIVAC CEPPI fa parte di un programma vaccinale integrale piu’ vasto, si raccomandano i seguentipiani vaccinali:Vaccinazione di base- Cuccioli di eta’ inferiore alle12 settimane.Primo intervento: una dose di NOBIVAC CEPPI ricostituitacon NOBIVAC Lepto a 8-9 settimane di eta’. Secondo intervento: una dose di NOBIVACPPI ricostituita con NOBIVAC Lepto o con NOBIVAC RL a 12settimane dieta’.- Cuccioli di oltre 12 settimane di eta’ e cani adultiPrimo intervento: una dose di NOBIVAC CEPPI ricostituita con NOBIVACLepto o con NOBIVAC RL. Secondo intervento: NOBIVAC Lepto, due settimane dopo. – Cuccioli a rischio Primo intervento: una dose di NOBIVAC PUPPY CP ricostituita con SOLVENTE a 6 settimane di eta’. Secondo intervento: una dose di NOBIVAC CEPPI ricostituita con NOBIVAC Lepto a 8-9settimane di eta’. Terzo intervnto: una dose di NOBIVAC CEPPI ricostituita con NOBIVAC Lepto o con NOBIVAC RL a 12 settimane di eta’.RICHIAMI VACCINALI- Cimurro, Epatite infettivaOgni 2 anni, ma non vi sono controindicazioni alla ripetizione annuale della vaccinazione.- Parvovirosi, Parainfluenza caninaOgni anno.- LeptospirosiOgni anno. Se le condizioni ambientali lo richiedono, e’ consigliabile praticare i richiamiogni 6 mesi. – Rabbia Primo richiamo dopo 1 anno. I richiami successivi vengono effettuati ogni 2 anni, ma non vi sono controindicazioni alla ripetizione annuale della vaccinazione, quando prescritto da eventuali disposizioni ufficiali. (Vaccini Cani Gatti)

CONSERVAZIONE:
Il vaccino deve essere conservato in frigorifero (fra +2 e +8 gradi centigradi). Il solvente puo’ essere conservato a temperatura ambiente.

AVVERTENZE:
Nessuna

TEMPI DI SOSPENSIONE:
nessuno

SPECIE DI DESTINAZIONE:
Cani”

 
 
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Vaccini Cani Gatti Richiami Inutili e Dannosi Foglietto Illustrativo

 
 
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